09/04/2010
La questione sementi geneticamente modificate, di proprietà di pochissime multinazionali, non mette in gioco solamente la salute dell'uomo e dell'ambiente ma anche l'ipoteca sullo sviluppo rurale dei nostri territori, la proprietà del cibo e, quindi, la pace, nel senso più alto della parola. Se questa è la posta in gioco, l'invito di Aldo Capitini a Istituzioni, Enti e a ognuno di noi, a prendersi le proprie responsabilità con atti concreti, diventa, se possibile ancora più attuale.