Sei in : Home / News / Progetto “Uchastie”: un ponte tra Italia e Russia. Agricoltura biologica per l’inclusione sociale nell’era della pandemia
L’agricoltura sociale, unita al metodo biologico, si sta rivelando uno strumento di inclusione per le persone vulnerabili sia per specifici interventi locali sia come strategia territoriale regionale e nazionale, come successo nel nostro paese con la legge nazionale, la legge 141/2015 e con le leggi adottate dalle singole regioni (vedi).
L’esperienza, oramai ventennale, maturata dalla rete Aiab ha portato alla co-ideazione di “UCHASTIE - Coinvolgimento delle organizzazioni della società civile nello sviluppo di comunità sostenibili, sane e inclusive a San Pietroburgo e nella regione di Leningrado”.
Co-finanziato dal bando dell’Unione europea a sostegno delle fasce di popolazione russa maggiormente colpite dalla pandemia ha come beneficiari alcune categorie che, già in condizione di vulnerabilità, stanno vedendo aumentato il proprio stato di fragilità in seguito allo shock della crisi COVID-19. Si tratta infatti di madri single di bambini con disabilità, donne anziane, adulti e giovani con bisogni speciali di sviluppo, oltre che persone che hanno perso o ridotto drasticamente il loro reddito a causa della pandemia.
Ispirato prevalentemente al Green Deal europeo ed alla strategia "From Farm to Fork", il progetto punta sull'imprenditoria sociale e femminile, l'agricoltura sociale e biologica e sull'agricoltura supportata dalla comunità (Community-Supported-Agriculture, CSA), come leve per lo sviluppo locale, la produzione e consumo agroalimentare sostenibili, e per l'integrazione delle persone vulnerabili nella vita economica e sociale.
AIAB Umbria, nello specifico, nel corso del progetto si occuperà di:
● condividere con i partner russi e gli stakeholder locali l’esperienza italiana ed europea di cooperazione nel campo dell'agricoltura biologica e sociale e della CSA
● introdurre i partner russi ai metodi della bioagricoltura sociale ed alla costruzione di reti dirette fornitori-consumatori, come il Gruppo Organizzato Domanda Offerta - G.O.D.O. di AIAB Umbria o di altre pratiche a supporto della filiera corta e del consumo etico
● fornire formazione ed assistenza tecnica alle micro e piccole imprese agroalimentari, in materia di agricoltura biologica e sociale, CSA, gestione della filiera corta, networking, marketing e branding
● organizzare eventi formativi e fornire assistenza tecnica indirizzata all’avviamento ed alla gestione di iniziative e di micro-attività imprenditoriali nel campo della CSA e dell’agricoltura biologica e sociale
● co-ideare le campagne di sensibilizzazione e di comunicazione rivolte ai consumatori urbani e rurali e di coinvolgimento dei consumatori nelle relazioni dirette agricoltori-consumatori
● co-creare il marchio etico di progetto
● partecipare all’attuazione delle iniziative di partenariato multi-stakeholder a sostegno dei beneficiari del progetto
● organizzare la visita di una delegazione di partner russi in Umbria per mostrare le iniziative maggiormente sostenibili nel campo di bioagricoltura sociale e dell’imprenditoria sociale
Oltre ad Aiab Umbria, compongono il gruppo di progetto il capofila FELCOS Umbria e tre organizzazioni no-profit russe, l’Associazione russa per lo sviluppo dell'agricoltura biologica "Unione degli agricoltori biologici", l’Organizzazione Autonoma Onlus di Servizi Culturali e Sociali “DA” e l’Organizzazione non governativa regionale di Leningrado per i programmi sociali "Centro per le iniziative delle donne". Le attività progettuali, iniziate a maggio 2021, termineranno ad aprile 2024.
Nella foto: il logo del progetto
ultima modifica 3 gennaio 2021
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